Sogliano al Rubicone - Il tavolo del convegno con il prof. Ricci, il Sindaco Zabberoni, il Sindaco Sabbatini, Andrea Antonioli e Giampaolo Grilli. Alle spalle il collegamento con Adicio Cadorin fra il Sindaco di Laguna (a sinistra) e il Sindaco di Tuberao

ITALIA, BRASILE E SAN MARINO UNITI DALLA ROSA

Sabato 28 agosto, al Teatro “Elisabetta Turroni” di Sogliano, in occasione delle celebrazioni del Bicentenario di Anita Garibaldi, ha avuto luogo la conferenza, in diretta streaming tramite Youtube, tra le autorità e i sindaci di Italia, Brasile e San Marino aderenti al progetto “Due mondi e una rosa per Anita”.

A condurre i lavori è stato Andrea Antonioli, direttore del Museo e Biblioteca Renzi, coadiuvato dai coautori del progetto Giampaolo Grilli e Alessandro Ricci dell’UNUCI di Cesena, assieme ai Sindaci di Sogliano Quintino Sabattini e di Borghi Silverio Zabberoni mentre in Brasile il moderatore è stato Adilcio Cadorin, Direttore dell’Instituto Cultural “Anita Garibaldi” di Laguna che ha portato il progetto in Brasile e Sud America.

Quasi tutti i sindaci o loro delegati presenti, 11 per l’Italia (Sogliano al Rubicone, Borghi, Modigliana, Poggio Torriana, Verucchio, Argenta, Dovadola, Ravenna, Longiano, Roncofreddo e Aprilia (Lt) e 11 per il Brasile (Laguna, Tubarão, Imbituba, Garopaba, Curitibanos, Anitápolis,  Anita Garibaldi, Mostardas, Triunfo), di concerto con il Deputato Federale Coronel Armando Schroeder, il Deputato Rodrigo Minoto, il console italiano in Brasile Salvatore di Venezia e il Segretario di Stato di San Marino Andrea Belluzzi, hanno posto l’accento su un obiettivo sostanziale e comune da raggiungere, quello della cooperazione non solo culturale, qual era nell’originario progetto “Due mondi e una rosa per Anita” ma aperta al turismo, all’economia, allo sport, agli scambi didattici e a temi della solidarietà, della violenza, delle disuguaglianze.

Nel corso del dibattito, Antonioli ha presentato alle Autorità un opuscolo turistico con la storia, i monumenti e le eccellenze relative a San Marino e ai Comuni italiani della rosa, con traduzione in portoghese che verrà diffuso in Brasile e Sudamerica. Dal canto loro i Comuni della rosa hanno presentato  i loro progetti: un portale e un QR-code che metta in rete le città della rosa  e “Il cammino di Anita” ovvero un percorso che coinvolgerà tutte le città interessate dal passaggio di Anita nel 1849 che, partendo da San Marino si conclude alle Mandriole, ripercorrendo gli ultimi giorni di vita dell’eroina in sette tappe fra storia, natura e tesori del territorio.

Nonostante l’assenza della Regione Emilia-Romagna che tuttavia patrocina il progetto fin dalla sua fondazione, le numerose autorità hanno dato vita a un dibattito molto costruttivo, durato ben quasi 4 ore, il che testimonia l’interesse delle varie istituzioni coinvolte. Commovente l’intervento di Costanza Ravizza Garibaldi, discendente da Anita per mezzo di Menotti, che ha esibito l’ultimo piatto che Anita usò prima di morire.

Al Teatro di Sogliano erano presenti soci delle sezioni romagnole dell’ANVRG, associazione che ha condiviso l’originario progetto “Una rosa per Anita” ed il successivo “Due mondi e una rosa per Anita” per come si è fino ad oggi articolato sul piano culturale, coincidente con le finalità del sodalizio garibaldino.